Sottosterzo: può sorprenderti all’improvviso!

Il sottosterzo è un fenomeno che si manifesta quando gli pneumatici dell'asse anteriore perdono aderenza

Cosa provoca il sottosterzo? Ma soprattutto cosa fare quando si manifesta? Iniziamo ad approfondire uno dei fenomeni che spesso espone a seri rischi il guidatore

Stiamo percorrendo una curva e impostiamo la traiettoria orientando il volante nella direzione voluta e della quantità di gradi che reputiamo necessari a percorrerla. Quando, all’improvviso, percepiamo una strana sensazione. Giunti in curva, “sentiamo” che la nostra auto, invece di seguire la direzione impressa dal volante, tende a proseguire il proprio moto su una traiettoria più larga, proiettandosi verso l’esterno della curva.

Sottosterzo: può sorprenderti all’improvviso - Davide Montella - Automotive Journalist
Angolo di deriva

Sarà sicuramente capitato a molti automobilisti di trovarsi  in una situazione del genere. Questo fenomeno, definito nel gergo tecnico “Sottosterzo”, si manifesta quando le ruote dell’asse anteriore perdono aderenza. Perché è pericoloso? In primis perché, sia pure per pochi, “terribili” istanti, il conducente non ha più il controllo della propria auto.

L’analisi di Siegfried Stohr, fondatore della scuola GuidarePilotare
Facciamo un passo indietro

Prima di addentrarci nell’analisi delle cause che generano il sottosterzo è doveroso fare un passo indietro, e ricordare che le conseguenze di ciò che accade quando si è alla guida, nella maggior parte dei casi sono riconducibili a comportamenti (scorretti) del conducente.

Proprio così, perché è importante sottolineare che la stragrande maggioranza degli incidenti si verifica per imperizia del conducente.  Difatti, secondo i dati Istat del 2020, tra le cause più frequenti di incidenti stradali si confermano: la distrazione alla guida, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata. Nel complesso il 40,2%. Avete ancora dubbi?

Un altro aspetto di cui ci si dimentica spesso è che i veicoli in movimenti soggiacciono alle leggi della fisica e che queste non sono valicabili. Quindi, è inutile proiettarsi in curva a 130 Km/h quando il suo angolo consentirebbe velocità non superiori ai 90 Km/h. Non ci sarà alcun sistema di sicurezza attiva che ci terrà in strada. Dunque, osservare una condotta di guida prudente e rispettosa delle condizioni del traffico e del manto stradale, è il viatico che consente agli automobilisti di avere buone probabilità di controllo della propria vettura, in caso di pericolo.

Le case automobilistiche, ben consce del problema, hanno cercato negli anni di progettare veicoli che avessero un comportamento tendenzialmente sottosterzante. Questo perché, per gli automobilisti comuni, reagire a una perdita di aderenza dell’asse anteriore è più facile e intuitivo, rispetto alla manovra, poco istintiva, necessaria per il controllo di un sovrasterzo (fenomeno che analizzeremo nei prossimi articoli).

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Il sottosterzo si manifesta all’improvviso

Il sottosterzo si manifesta all’improvviso, per effetto della perdita di aderenza delle ruote dell’asse anteriore che, non avendo più contatto con il suolo, tendono a procedere su una direttrice diversa da quella impostata, rendendo così difficile l’inserimento e il mantenimento della traiettoria impostata.

Senza addentrarsi troppo nei tecnicismi, può essere utile sapere che il sottosterzo si manifesta quando il veicolo sviluppa un angolo di deriva (angolo che si genera tra la direzione voluta e quella effettiva), sull’asse anteriore, maggiore rispetto a quello posteriore. In tal caso si dice, in gergo, che il veicolo scivola “per la tangente”.

Le cause

Mi è capitato di recente ascoltare, da persone che utilizzano l’auto come strumento di lavoro, le seguenti affermazioni :

Francesco…

Alcuni giorni fa mi è capitato di percorrere una strada di montagna, piena di curve strette, coperta da una leggera pioggerellina. Ero in discesa e dopo essermi inserito in una di queste, ho avuto la netta sensazione di perdere l’anteriore. Allora ho frenato e accentuato la sterzata. Nulla. ‘La vettura ha perso aderenza’, inspiegabilmente, e sono uscito fuori strada, fortunatamente senza conseguenze

Carlo…

Sono arrivato in curva, ho impostato la traiettoria, e giunto al centro di essa ho dato gas ma, pur avendo pneumatici in ordine, l’auto ho proseguito diritto. Che strano.”

Purtroppo, non tutti gli automobilisti, e tra questi evidentemente anche Francesco e Carlo, sono a conoscenza dei principi base della dinamica dei veicoli, così, come anche del fatto che i movimenti del corpo vettura (e con essi il trasferimento dei pesi) possono essere fortemente influenzati dallo stile di guida. Quindi, volendo analizzare le due affermazioni descritte, potremmo addurre le seguenti ragioni:

Nel primo caso, è molto probabile che Francesco, in presenza di condizioni climatiche avverse e con fondo bagnato non abbia mantenuto una velocità adeguata alle circostanze.

Ed è chiaro, che nella percorrenza della curva, l’eccessiva andatura gli abbia fatto superare il limiti fisico di aderenza degli pneumatici, in relazione alle condizioni del fondo stradale. E a nulla è valso frenare o accentuare la sterzata.

Nel secondo caso, Carlo, per effetto dell’eccesso di gas dato a centro curva ha, di fatto, generato un alleggerimento dell’asse anteriore per effetto del trasferimento di peso al posteriore, determinando, di fatto, l’insorgenza del sottosterzo.

Possiamo quindi affermare che le cause che generano il sottosterzo possono essere riconducibili a diversi fattori, quali: l’eccessivo uso di gas in curva, la presenza di pneumatici con il battistrada usurato o con una pressione non corretta, le condizioni impervie del fondo stradale e, più raramente, in frenata.

Cosa fare quando l’auto perde aderenza

Abbiamo intanto acclarato che quando si verifica il sottosterzo, le ragioni, nella maggior parte dei casi, sono da imputare al comportamento poco attento e previdente del guidatore. L’errore più comune che si commette, al nascere del fenomeno, è quello di accentuare la sterzata, nel tentativo di far rientrare l’auto in traiettoria.

Purtroppo, questa manovra non sortisce alcun effetto, anzi, nel momento in cui il veicolo riprenderà aderenza, l’aumento dell’angolo produrrà un effetto indesiderato. Quello cioè di voltare, bruscamente, su una traiettoria più angolata, rispetto a quella impostata in origine, con il rischio di generare un sovrasterzo, vale a dire la perdita di aderenza dell’asse posteriore.

Cosa fare allora? Nelle situazioni di criticità si reagisce quasi sempre istintivamente, anche se non sempre l’istinto si rivela un ottimo consigliere. In questo caso, invece, svela le sue doti magiche e diventa una vera manna caduta dal cielo.

Proprio così, perché quando il veicolo sottosterza, il guidatore, quasi sempre, compie un’azione istintiva: toglie il piede dall’acceleratore. E fa la cosa giusta. Perché diminuendo improvvisamente la velocità, anche per effetto del freno motore, una parte del peso del veicolo verrà trasferito dal posteriore, all’anteriore, aumentando così l’aderenza degli pneumatici e garantendone nuovamente la direzionalità. A patto di non essere ad una velocità folle…